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Risultati preliminari di bilancio consolidati al 31 dicembre 2018
L’utile netto consolidato si attesta a 91,5 milioni, comprensivo di un beneficio fiscale netto di 33,4 milioni, a raffronto con l’utile di 0,6 milioni di dicembre 2017, mentre il risultato lordo raggiunge i 58,1 milioni, in netta crescita rispetto ai 4,8 milioni del 2017
Su base individuale il Banco di Sardegna chiude l’esercizio con un utile netto di 74,9 milioni (lordo 41,7 milioni), rispetto a un netto di 8,9 milioni nel 2017
Gli indicatori di solidità patrimoniale del Banco di Sardegna, nonostante la riduzione patrimoniale di 316 milioni riconducibile alla FTA dell’IFRS 9, si mantengono elevati e largamente superiori ai requisiti normativi; CET 1 Ratio Phased-in al 31,49% e Tier 1 Ratio Phased-in al 32,50%
La raccolta da clientela complessiva sale a 15,9 miliardi (+3,4%), con la componente diretta, al netto dei pronti contro termine, a 8,8 miliardi (-1,4% su dicembre 2017); il risparmio gestito a 2,8 miliardi, in crescita del 2,1% sul fine esercizio 2017, mentre l’amministrata sale a 1,3 miliardi in crescita del 22,1%
I finanziamenti netti a clientela in bonis si posizionano a 6,6 miliardi, +1% rispetto a fine dicembre 2017
I crediti netti deteriorati si riducono da inizio anno di 569 milioni (-49,6%) per effetto della cartolarizzazione 4 Mori Sardegna e della prima applicazione dell’IFRS 9; tra questi, le sofferenze nette scendono del 56% (-401 milioni) mentre le inadempienze probabili calano del 39,9% (-167 milioni)
Il rapporto delle sofferenze nette sul totale dei finanziamenti verso la clientela scende dal 9,3% di fine dicembre 2017 al 4,4% del 2018, mentre quello degli UTP scende dal 5,4% al 3,5%
L’indice di copertura dei crediti deteriorati sale dal 46,6% al 47,4% sebbene in presenza della citata cessione di sofferenze; la copertura delle sole sofferenze si attesta al 54,4%, mentre la copertura degli UTP sale al 36,4% dal 23,8% di dicembre 2017
Il margine d’interesse, a 210,5 milioni, si posiziona in crescita del 5,1% rispetto alla chiusura del 2017
Le commissioni nette raggiungono i 140,7 milioni, in aumento del 5%
Le rettifiche di valore nette per rischio di credito scendono a 24 milioni, in significativa riduzione (-73,4%) rispetto ai 90,5 milioni dell’anno a raffronto. Il costo del credito scende al minimo storico di 32 p.b. (109 p.b. nel 2017)
I costi operativi ammontano a 277,2 milioni (+7,9%), con le spese per il personale che si mantengono stabili a 141,5 milioni, mentre le altre spese amministrative salgono a 139,8 milioni (+4,3%) per effetto di oneri “una tantum” dovuti in buona parte all’operazione di cartolarizzazione. Le rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali pervengono complessivamente a 22,3 milioni (+12,3 milioni a/a)
Il Consiglio di Amministrazione del Banco di Sardegna, riunitosi oggi sotto la Presidenza di Antonio Angelo Arru, ha approvato i risultati preliminari del bilancio consolidato (Banco di Sardegna e società controllate) riferiti all’esercizio 2018, che si chiude con un utile netto in forte crescita, pari a oltre 91 milioni rispetto a meno di 1 milione del 2017, e con un risultato individuale netto del solo Banco di 75 milioni.
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