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Approvata la situazione contabile trimestrale al 30 settembre 2021
Il Banco di Sardegna chiude i primi nove mesi del 2021 con un utile lordo di 10 milioni, in presenza di poste negative non ricorrenti per 51 milioni[i]; escludendo tali poste il risultato lordo si sarebbe attestato a 61 milioni di euro, in crescita del 10,3% rispetto al risultato di un anno prima (55,3 milioni)
L’utile netto perviene a 9,3 milioni, dopo aver scontato imposte per 0,7 milioni
Gli indici di solidità patrimoniale del Banco di Sardegna si confermano tra i migliori del sistema e sono largamente superiori ai requisiti normativi; CET 1 Ratio e Tier 1 Ratio Phased-in al 31,7%[ii]
La raccolta complessiva da clientela ordinaria perviene a 17,3 miliardi (in crescita del 5,9% su dicembre 2020) ascrivibile quasi interamente all’aumento della raccolta diretta, che a 11,6 miliardi risulta in crescita di 932 milioni (+8,7%). La raccolta indiretta si attesta a 5,7 miliardi (+27,5 milioni, +0,5% su dicembre 2020)
I finanziamenti netti a clientela[iii] salgono a 7,2 miliardi, con la componente in bonis in crescita di 104 milioni mentre scende di 90 milioni quella deteriorata (-24,1%); di rilievo le nuove erogazioni di mutui casa da inizio anno per 439 milioni[iv] (+25% a/a). I finanziamenti garantiti dallo Stato per l’emergenza Covid-19 ammontano, a fine settembre 2021, a 569 milioni[v]
In ulteriore miglioramento la qualità del credito, che registra una riduzione dell’incidenza dei crediti deteriorati lordi sul totale dei finanziamenti, dal 9,8% all’8,8%. Il grado di copertura dei crediti deteriorati sale al 57,7% dal 49,8% di dicembre 2020, di cui la copertura delle sofferenze sale al 63,2% e quella degli UTP al 49%; anche il grado di copertura dei crediti in bonis cresce significativamente attestandosi allo 0,71%, rispetto allo 0,35% di fine 2020. Più che positivo e in progressiva flessione l’andamento del default ratio, che perviene allo 0,8% annualizzato
Sul fronte del conto economico, il primo margine si attesta a 252 milioni (+0,6% a/a)[vi]. Particolarmente positiva la dinamica delle commissioni nette, che pervengono nel terzo trimestre a 44,1 milioni, il dato più alto rispetto ai sei trimestri precedenti
Il risultato da negoziazione delle attività finanziarie[vii] e dei dividendi è positivo per 29,8 milioni, in crescita di 3,8 milioni su settembre 2020
Le rettifiche di valore nette per rischio di credito salgono a 76,9 milioni rispetto ai 32,1 milioni di settembre 2020 per effetto di maggiori rettifiche di natura non ricorrente per circa 46,5 milioni, ascrivibili principalmente all’aggiornamento dei modelli valutativi alle più recenti indicazioni normative e in linea con una attenta e prudente politica di gestione del rischio
I costi della gestione[viii] scendono a 176,6 milioni (-7,6 milioni a/a, -4,1%), con le spese per il personale a 97,7 milioni, in calo di 4,7 milioni (principalmente per effetto della manovra esodi del piano industriale 2019-2021) e le altre spese amministrative[ix] a 69,6 milioni (-3,4%)
Il cost/income[x] scende al 61,9% in netto miglioramento rispetto al 65,7% di settembre 2020
Il Texas Ratio[xi] si porta a un eccellente 49,9%, in progressiva riduzione rispetto a un anno prima (62,9%), a dicembre 2020 (56,6%) e a giugno 2021 (52,3%)
Il Consiglio di Amministrazione del Banco di Sardegna, riunitosi oggi sotto la Presidenza di Antonio Angelo Arru, ha approvato i risultati contabili del Banco di Sardegna S.p.A. riferiti al 30 settembre 2021.
[i] Composte principalmente da maggiori rettifiche su crediti ascrivibili all’aggiornamento dei modelli valutativi alle più recenti indicazioni normative e dall’impatto derivante dall’adozione dei criteri di valutazione al fair value e della rideterminazione del valore del patrimonio immobiliare, previsti dagli IAS 40 e IAS 16.
[ii] Considerata la mitigazione dell’impatto della prima applicazione del principio contabile IFRS 9 prevista dal Regolamento UE 2395/2017.
[iii] Il dato è composto dalla voce 40.b) dell’attivo patrimoniale “Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato – crediti verso clientela”, pari a 8,5 miliardi, nettata dei titoli di debito valutati al costo ammortizzato, pari a 1,3 miliardi.
[iv] Dato gestionale.
[v] Dato gestionale.
[vi] La voce è composta dalla somma del margine interesse, che si attesta a 131,4 milioni (-9,2% a/a) e dalle commissioni nette che pervengono a 120,5 milioni, +13,9% a/a.
[vii] La voce è composta dalla somma del risultato della valutazione dei titoli e degli utili/perdite da cessione di crediti/titoli/altre attività e altre passività.
[viii] La voce è composta dalla somma degli ammortamenti, delle spese per il personale e delle altre spese amministrative (al netto dei recuperi di imposte indirette e dei contributi ai fondi di risoluzione delle crisi bancarie).
[ix] La voce è esposta al netto dei recuperi d’imposta (+15,8 milioni) e dei contributi ai fondi di risoluzione delle crisi bancarie (-12,9 milioni).
[x] Rapporto tra i costi della gestione (composti dalle spese per il personale, dalle altre spese amministrative nette e dagli ammortamenti) e la reddittività operativa (composta da primo margine e proventi della finanza e altri ricavi).
[xi] Rapporto tra i crediti deteriorati lordi e la somma di patrimonio netto tangibile e rettifiche di valore dei crediti deteriorati. Il patrimonio netto tangibile comprende il risultato di periodo.
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